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Sbiaditi baci di luce

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Sputai alberi di vita e pianti,

aride faville e spoglie scarne,

tutto il dolore della vita

su queste membra esangui.

 

Le nostre mani s’arrampicano

su scaglie di vetro

e sassi,

lacerate e stanche perché

la vita le ha duramente provate.

 

Chissà di quale senso

si ricoprono questi giorni spenti,

usurati da costanti istanti dolenti

che bagnano di vino scialbi tramonti

dipinti da labili sfumature di luce grigia,

scia che illumina i viali

nei meandri oscuri della vita,

lì dove ogni cosa, a suo tempo,

raggiunge la fine.

 

Nell’attesa non ci resta che gioire

di sbiaditi baci di luce.

 Marco Galvagni - 11/02/2023 15:52:00 [ leggi altri commenti di Marco Galvagni » ]

Una poesia veramente bella, densa d’immagini e figure retoriche. E’ intrisa di pessimismo ma volge all’ottimismo nella notevolissima chiusa. Un caro saluto, Caterina.

 Franca Colozzo - 10/02/2023 23:32:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

La fatica della vita ci stringe in un’inspiegabile morsa di dolore, tra gioia da sorseggiare in piccoli sorsi per non inebriarci troppo di vino.
Non c’è ragione né bilanciamento tra gioie e dolori, solo una speranza di riscatto oltre il valico amaro. Oltre l’orizzonte s’addensano sogni, mentre del giorno cogliamo stracci di luce sbiaditi, filtrati dalla nostra mente. Buonanotte.

 Annalisa Scialpi - 09/02/2023 18:12:00 [ leggi altri commenti di Annalisa Scialpi » ]



Carissima, trovo questa poesia veramente singolare.

Perchè anche gli scenari più oscuri, in essa accennati,

si trasformano in bellezza. L’immagine del vino che bagna,

con gli istanti dolenti, ’scialbi’ tramonti è di una straordinaria

poesia. Bravissima! Ti auguro che la tua poesia voli lontano,

magari in quei tramonti bagnati di vino in cui si racchiude

il tuo anelito mistico. Grazie!

 Vincenzo Corsaro - 08/02/2023 20:00:00 [ leggi altri commenti di Vincenzo Corsaro » ]

Mi sembra di ripetermi dicendo che per arrivare alla luce bisogna attraversare il buio, ma saranno proprio quei "sbiaditi baci di luce" a salvarci, a farci emergere dagli abissi di noi stessi. La vita non è facile, no non lo è e forse non lo sarà mai.
Ma ciò non deve impedire di dirci:
"Ce la farò, ce la farò a rialzarmi,
a costo di portare il mondo sulle spalle
e guarderò dritto negli occhi ciò che mi sta davanti.
Non indietreggerò, non tremerò, non avrò paura,
perché semplicemente la paura è solo dentro me
e non davanti a me".
In questi giorni si sta verificando una strana coincidenza, si parla di "luce", come se la stessimo invocando, ma lo reputo un buon segno. Bella la tua poesia Caterina, anche se è la prima che parla di dolore. Un sorriso per te :)

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